Mondelēz International pubblica il suo primo State of Snacking

Presentato il primo report della multinazionale sull’evoluzione delle abitudini di snacking in tutto il mondo

Il trend dello snacking è in crescita -sempre più consumatori, infatti,  preferiscono uno spuntino al pasto completo - e risponde alle esigenze dettate dai moderni stili di vita. È quanto emerge dallo State of Snacking Report pubblicato da Mondelēz International, il primo studio firmato dalla multinazionale sui trend di consumo globali che analizza il ruolo dello snacking nel soddisfare le esigenze dei consumatori: gli stili di vita moderni e dinamici, il crescente desiderio di connessione con la comunità e un senso di benessere più olistico. Lo studio rivela come in tutto il mondo lo snacking sia in crescita e come gli snack, grazie alla loro capacità di rispondere alle diverse esigenze della vita quotidiana, stiano contribuendo a guidare il futuro del modo in cui ci alimentiamo.

“In Mondelēz International mettiamo in pratica il nostro scopo di dare alle persone la possibilità di fare uno snack nel modo giusto, prestando attenzione a come evolve il rapporto con il cibo e a come i nostri consumatori fanno uno spuntino -ha dichiarato Dirk Van de Put, presidente e Ceo di Mondelēz International-. Vediamo che nell’arco di una giornata un adulto medio consuma più snack che pasti, e lo fa spinto da una serie di esigenze che sono in gran parte dettate dall’attuale modo di vivere, caratterizzato da un crescente bisogno di praticità, dalla voglia di condividere esperienze nostalgiche e culturali e da una maggiore attenzione verso il benessere e verso scelte che vanno dal sano al buono".

Sviluppato in collaborazione con The Harris Poll, specialisti in ricerche di mercato, il report State of Snacking con nuove ricerche condotte su migliaia di consumatori in dodici paesi, mette in luce come lo snacking sia in crescita a livello globale.  In particolare, 6 adulti su 10 dichiarano di preferire il consumo di pasti più piccoli e frequenti, rispetto a pasti più abbondanti e meno frequenti (59%). Questa percentuale aumenta tra i Millenials, 7 intervistati su 10 si dicono infatti più propensi nel fare spuntini piuttosto che pasti (70%).

I principali risultati del report State of Snacking 2019 dicono che il nostro rapporto con il cibo sta cambiando radicalmente: per i consumatori di tutto il mondo, il ruolo che il cibo gioca per la salute e il benessere è sempre più prioritario; un numero crescente di persone ritiene che gli spuntini influiscano sia sul loro benessere emotivo che sulla loro salute fisica. Per più di 8 persone su 10, la praticità (87%) e la qualità (85%) sono tra i principali fattori che influenzano la scelta degli snack.  L'80% dei consumatori è alla ricerca di snack sani ed equilibrati. Il 71% degli adulti afferma che fare uno spuntino aiuta a controllare la fame e a gestire il consumo delle calorie nell’arco della giornata.

Tuttavia, i momenti di indulgenza continuano ad avere un posto importante nella routine quotidiana: l'80% degli adulti riconosce la necessità di un equilibrio e apprezza la possibilità di scegliere tra snack sani e snack golosi, in base all’esigenza del momento. Il 77% dei consumatori concorda sul fatto che ci sono occasioni per snack salutari e occasioni in cui concedersi snack più indulgenti. La maggior parte delle persone afferma che gli snack sono importanti per il benessere mentale (71%) ed emotivo (70%), tanto quanto per quello fisico.

Dal report di Mondelēz emerge inoltre che lo snacking è molto di più di quello che mangiamo: per le persone di tutto il mondo lo snacking rappresenta un modo per entrare in contatto e vivere alcuni aspetti della propria cultura e per condividere il loro senso di identità con le comunità d’appartenenza e le famiglie. Il 71% degli intervistati afferma che lo spuntino è un modo per ricordare il senso di “casa”. E 7 adulti su 10 vogliono condividere con altri quegli snack che hanno caratterizzato la loro infanzia (70%). In tutto il mondo, per oltre 8 genitori su 10, lo spuntino è un piccolo gesto per connettersi con i propri figli (82%). Il 76% dei genitori trasmette attraverso gli snack alcuni aspetti culturali legati al rituale della merenda. Più di tre genitori su quattro (78%) affermano che gli snack scelti per i loro figli riflettono la loro identità di genitori.

"Siamo consapevoli che esistono tanti modi diversi di fare uno spuntino, quanti sono i consumatori che apprezzano consumare uno snack -ha continuato Van de Put-. Tuttavia, le persone non dovrebbero scegliere tra lo spuntino e il mangiare in modo sano, o preoccuparsi dell'impatto che le loro scelte hanno sul mondo e sulle loro comunità. Ecco perché ci impegniamo a dare alle persone la possibilità di fare uno snack nel modo giusto".

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