Mutti, è tempo di bilanci per la campagna del pomodoro

I costi energetici non hanno fermato i lavori, che si sono conclusi con 603mila tonnellate di pomodoro trasformato, che garantiranno il corretto approvvigionamento dei 100 Paesi in cui l’azienda, leader in Europa, oggi è presente con i suoi prodotti

Mutti tiene botta nonostante la congiuntura avvera. A conclusione della campagna di lavorazione del pomodoro, l’azienda emiliana fa sapere di non aver mai interrotto l’attività nonostante costi energetici per 42 milioni di euro, dodici volte in più rispetto al 2020, e le carenze idriche abbiano messo a dura prova l’attività della filiera.

Il bilancio

La campagna di lavorazione 2022 – che nel settore solitamente si concentra tra metà luglio e fine settembre - si è conclusa con 603mila tonnellate di pomodoro trasformato che garantiranno il corretto approvvigionamento dei 100 Paesi in cui l’azienda, leader in Europa, oggi è presente con i suoi prodotti.

“I gravi fattori esogeni che hanno caratterizzato la campagna del pomodoro 2022 non hanno intaccato quello che è un asse portante e inderogabile della nostra azienda: la qualità dei suoi prodotti”, sottolinea in una nota l’amministratore delegato Francesco Mutti. Riuscire a raggiungere un risultato non solo soddisfacente ma addirittura eccellente dal punto di vista qualitativo assume un valore ancora più profondo in un anno come questo: in oltre 120 anni di attività mai prima d’ora ci siamo ritrovati ad avere costi del gas con picchi che hanno raggiunto i 340 euro megawattora, costi di tutte le materie prime aumentati di almeno il 20% e pochissime volte con carenze idriche così importanti”, aggiunge.

Mentre Massimo Perboni, direttore del servizio agricolo, si è soffermato sulla siccità che ha caratterizzato la stagione estiva. “Il pomodoro necessita di acqua costante e certamente di sole, ma le temperature eccessivamente alte sono deleterie per la maturazione dei frutti”.

Una situazione alla quale l’azienda ha reagito con “sistemi di irrigazione più moderni adottati da tutta la nostra filiera, come l’irrigazione a goccia, a garantire il corretto e regolare approvvigionamento idrico del pomodoro senza sprechi”, conclude Perboni.

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