Aziende insoddisfatte del marketing digitale: un problema di competenze

Secondo il sondaggio dell’International Center for Social Research il 61% ha ritenuto mediocre o scarso il servizio acquistato, ma non è solo colpa dell'offerta

La maggioranza delle aziende nel nostro Paese (76%) ha implementato nel corso degli ultimi 12 mesi una qualche forma di marketing digitale, ma il 61% di queste ha ritenuto mediocre o scarso il servizio acquistato. Il 22% lo ha invece giudicato appena “accettabile”, mentre solo il 12% lo ha valutato “molto buono” ed il 5% “eccellente”.
Questo quanto emerge da un sondaggio a risposte multiple realizzato per conto di Linking Agency e di Sharing Media dall’International Center for Social Research nel mese di giugno 2023 in modalità Cati. Coinvolto un campione di 1.067 aziende rappresentative di 1.710.341 operatori commerciali (margine di errore del 3% ad un livello di confidenza del 95%).

L'insoddisfazione rispetto ai servizi di marketing digitale ricevuti non ci coglie sorpresi e ha a che fare almeno con due fattori centrali: la scarsità di competenze di chi offre ma anche di chi paga. In un settore in rapida e costante evoluzione le figure professionali realmente capaci e aggiornate scarseggiano, ma i servizi pullulano e si rischia l'effetto "giungla". Questo non solo nel marketing, ma anche nella programmazione e così via (basti guardare come sono concepite malamente anche interfacce importanti quali quelle istituzionali o molti eCommerce di grandi insegne). Anche chi sceglie il servizio, d'altro canto, ha difficoltà a discernere tra le offerte e ha spesso problemi di aspettative irrealistiche, o richieste scorrette dal punto di vista strategico e così via. Un piccolo esempio? L'affidarsi a presunti maghi del Seo su Google aspettandosi miracoli, quando l'algoritmo di indicizzazione usato è davvero noto solo all'azienda stessa, che fornisce comunque delle macro-linee guida pubbliche ed accessibili a tutti (non solo a presunti "eletti). Il 28% delle aziende evidenzia, in particolare, “risultati scarsi rispetto alle promesse/aspettative”, il 13% una “totale inefficacia del messaggio veicolato”, il 14% una “scarsa capacità creativa nella composizione messaggio”, il 17% una “scarsa capacità persuasiva del messaggio (call to action)”, il 20% una “scarsa capacità di ascolto post vendita”, il 3% “ritardi nell’implementazione delle campagne marketing” ed il 5% un “prezzo di vendita del servizio troppo elevato”.
Nonostante l’elevato grado di insoddisfazione, il 73% delle aziende investirà ulteriormente nel marketing digitale affidandosi ad altre agenzie, convinto dell'importanza di quest'ambito. Solo il 5% crede che il digital marketing sia inutile, mentre il 7% del campione è incerto ed il 15% nutre dubbi sull’effettiva utilità dello stesso.
Gli obiettivi prescelti? Il 41% del campione si è concentrato sull'acquisire presenza online ed il 59% sul rafforzarla, il 62% ha puntato ad aumentare le vendite ed il 38% a finalità di brand awareness/reputazione.

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