Quando si parla di packaging, la sostenibilità è un must

Lo sanno bene le aziende attive nel comparto del caffè, che – nel corso degli ultimi anni – hanno ideato interessanti soluzioni ecologiche

Non è più possibile operare nel packaging senza agganciare il tema della sostenibilità. I consumatori sono, infatti, sempre più attenti ai materiali e ai processi con cui vengono realizzate le confezioni. Non solo: valutano con attenzione le certificazioni ottenute e tendono a privilegiare le confezioni che possono contare su attestati green.

Lo sanno bene le aziende attive nel comparto del caffè, che – nel corso degli ultimi anni – hanno ideato molteplici soluzioni ecologiche. Così, per esempio, nel mondo delle capsule emerge Caffitaly, il cui obiettivo – come afferma Giuseppe Casareto, ceo della società – “È diventare il single-serve più sostenibile del mercato, partendo dall’utilizzo di materiali facilmente riciclabili e dal coinvolgimento dei consumatori stessi nelle diverse fasi dell’economia circolare”. Va in questa direzione l’avvio di un progetto, in programma nel 2023, di riconversione della plastica delle capsule riciclate in nuovi utilizzi alimentari e non.

Analogamente Caffè Motta ha di recente rinnovato la propria gamma con cialde compostabili confezionate in bustine singole 100% riciclabili. In questo modo le cialde, che sono fatte soltanto con materiali organici, dopo l’utilizzo possono essere impiegate per creare il compost per coltivare campi e grandi terreni. Le bustine in plastica, a loro volta, possono essere riciclate per la creazione di nuovi oggetti. Il tutto in perfetta ottica di economia circolare.
Anche le cialde Kimbo hanno un animo sostenibile, come attestato dalla certificazione OK Compost rilasciata da TÜV Austria. Sono interamente compostabili e smaltibili nell’organico mentre gli imballi sono smaltibili in parte nella carta e in parte nella plastica.

Roadmap per il futuro

Va oltre Lavazza che ha stabilito una vera e propria Roadmap del Packaging Sostenibile. Si tratta di un piano strategico che si propone, entro il 2025, di rendere l’intero portfolio packaging riutilizzabile, riciclabile o compostabile. L’iniziativa si inserisce all’interno dell’iniziativa Roadmap to Zero, che porterà il gruppo alla completa neutralizzazione del proprio impatto carbonico entro il 2030, con un investimento che, solo nell’ultimo biennio, ha toccato i 50 milioni di euro.
Molto attivo è anche Segafredo Zanetti. Spiega a tal proposito Alberto Lusini, Head of Northern Europe di Massimo Zanetti Beverage Group: “Nei nostri stabilimenti in Italia abbiamo abbandonato i packaging tradizionali utilizzati nel mondo del caffè, costituiti da materiali diversi fra loro (plastiche diverse e alluminio) e quindi non riciclabili, adottando imballaggi costituiti da materiali plastici affini fra loro (poliolefinici). Questo permette a noi e ai nostri consumatori di smaltire i nostri imballi nei circuiti di riciclo evitando di creare rifiuti. In parallelo stiamo testando, a livello industriale, il passaggio all’imballo costituito da mono materiale (politene o polipropilene) che permette performance di riciclo ancora migliori”.

Illycaffè sta lavorando, oltrechè sul pack, sui materiali di consumo, a partire dai bicchieri take-away. Il progetto, che comporta l’impiego di materiali monouso ecosostenibili, consente una riduzione della plastica pari a più di 175 tonnellate all’anno. L’operazione fa parte del piano globale di sostenibilità che porterà l’azienda a diventare carbon neutral entro il 2033.

Identificare la sostenibilità

La sostenibilità non è, tuttavia, l’unica area di investimento. Grande cura è dedicata anche all’aspetto estetico, quali colori, design, grafica e lettering. Qui l’obiettivo è duplice: da un lato spiccare sullo scaffale, attrarre l’attenzione del cliente e dall’altro lato comunicare in maniera immediata ed efficace le caratteristiche del prodotto e l’identità del brand. Proprio a queste finalità risponde la scelta di Caffè Borbone, che – come racconta il direttore commerciale Francesco Garufi – “Sta ridefinendo l’asset dei vari sistemi con nuovi codici cromatici così da renderne più immediata l’identificazione”. Anche Caffè Mauro ha da poco introdotto nuovi elementi di comunicazione sul pack. Si va dalle caratteristiche aromatiche, visualizzate con un diagramma radar sul lato destro della confezione, alle percentuali delle miscele, indicate con chiarezza sul fronte insieme all’origine, l’intensità, la tostatura e il contenuto di caffeina.

Il convegno di Mark Up

Sul tema Next Normal, Next Packaging Mark Up organizza un convegno di lavoro dedicato al mondo retail a Milano, il 6 aprile. Il focus si concentrerà in particolare sull'influenza che la bioeconomia avrà in termini di sostenibilità grazie alle scelte congiunte di insegne e consumatori. Una mattinata professionale per fare chiarezza sull'utilizzo delle bioplastiche nell'ambito del food e sulle nuove soluzioni disponibili per quanto attiene lo smaltimento specifico.

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