Trusters: Lending Crowdfunding Made in Italy nell’immobiliare

La startup innovativa Trusters ha lanciato la prima piattaforma online italiana di raccolta di capitali per il Real Estate Crowdlending

Il lending crowdfunding, detto anche social lending o P2P lending (Peer to Peer lending), rientra tra le soluzioni offerte dal digitale per aggirare le problematiche del credit crunch, e trovare in rete nuove fonti di finanziamento rapide e flessibili per l’erogazione di prestiti. È in questo contesto in cui fenomeni di riduzione dell’erogazione del credito sono appunto molto frequenti, che si inserisce l’operazione di raccolta di capitali con cui Trusters, startup attiva da fine 2018 con oltre 3.000 utenti registrati sul suo portale e 51 progetti finanziati, che ha creato la prima piattaforma 100% Made in Italy a lanciare e innovare l’ecosistema del lending crowdfunding in Italia nel settore Real Estate. L’obiettivo è quello di arrivare a 1 milione di euro con aumento di capitale, consolidando importanti parametri di crescita, per poter offrire forme di investimento stabile e meno soggette alle oscillazioni di mercato e agli operatori del mercato.

La piattaforma che ospita l’operazione è  ClubDealOnline, ed è specializzata in Private Crowdfunding, oltre che autorizzata da Consob e dedicata esclusivamente a HNWI (High-net-worth individual), Family Office e Investitori istituzionali.

Tragettizzare questo tipo di finanziamento sul settore immobiliare significa, inoltre, interpretare un trend in atto che ha reso la versione del crowdfunding intesa come prestito per questo settore (“Real Estate Crowdlending”) particolarmente di successo e capace di dare profitti e crescere anche in un periodo di crisi come quello attuale. Infatti, secondo i dati 2019 dell'Osservatorio CrowdInvesting del Politecnico di Milano, dalla sua nascita nel mercato italiano, il settore in cui opera Trusters sta risultando molto promettente in termini di sviluppo economico, avendo raccolto oltre 280 milioni di euro. Il fattore strategico dell’operazione è da ritrovare nell’uso di tecnologie avanzate, come la blockchain, per cui tale luogo di intermediazione digitale, riesce - grazie ad una partnership siglata con Swiss Crowd - a tracciare e garantire la massima trasparenza dei dati e di tutta l’attività di presentazione e negoziazione del portale.

Costruttori, agenzie e consulenti immobiliari, attraverso Trusters, possono presentare i loro progetti, preventivamente validati da accurate due diligence e incrementare il loro business. Per dare maggiore consapevolezza alle scelte di investimento e rispondere all’esigenza di formazione e divulgazione di contenuti specialistici di Fintech, Real Estate e innovazione digitale, è stata messa a punto una partnership con Academyimmobiliare.it, al cui raggio d’azione vengono inclusi anche la sensibilizzare alla cultura e all’educazione finanziaria, digitale e alla valorizzazione territoriale.

A proposito di valorizzazione territoriale, la piattaforma permette, poi, di accedere a progetti di valorizzazione del patrimonio immobiliare, di riqualificazione di aree degradate e di disegno delle città, delle periferie e del territorio, anche in ottica green oriented.

L’intuizione avuta anni fa’ si è rivelata vincente - dichiara Andrea Maffi, Founder di Trusters - Il mattone resta infatti un bene rifugio per molti investitori e una valida asset class che ha retto, senza subire grosse oscillazioni, l’enorme onda d’urto della pandemia mondiale. In particolare, in concomitanza al crollo del mercato finanziario tradizionale, su Trusters abbiamo continuato a registrare un trend crescente, nonostante il difficile periodo. Con la nostra piattaforma siamo in grado di efficientare la filiera operativa del real estate, di avvicinare a questo mercato elitario un più ampio e cospicuo numero di investitori e di permettere a questi ultimi di accedere a forme finanziarie integrative, semplici, veloci ed affidabili, per investire efficacemente i propri risparmi/patrimoni, peraltro da casa, mantenendosi attivi e facendo networking, grazie all’utilizzo del digitale”.

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