Walmart con Microsoft per l’acquisizione di TikTok, ma la Cina frena

Valutazione tra i 20 e i 30 miliardi di dollari, focus non solo sull'alto bacino di utenti ma soprattutto sul potenziale ancora tutto da esplorare del social nella strategia omnicanale

UPDATE 31/08 L'ultima mossa di Pechino, che ha messo un freno burocratico alla vendita di società del Paese che detengono tecnologie proprietarie e sensibili -e Bytedance è annoverata tra queste- potrebbe far slittare la chiusura del deal per l'acquisto di TikTok prevista nelle prossime settimane

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Uno dei tormentoni estivi di questo 2020 è quello relativo alle sorti di TikTok, il social network cinese, campione di crescita tra i più giovani con la condivisione di brevi clip video, "scomunicato" da Trump nella sua crociata contro Pechino e diventato interessante preda per i famelici appetiti dei big della tecnologia americana, tutt'altro che colpiti dal periodo di pandemia mondiale.

Tra i pretendenti a TikTok si annoverano nomi del calibro di Microsoft, Oracle, Twitter e Netflix, a questi si è aggiunto ultimamente anche il più grande retailer al mondo, Walmart che, in cordata con Microsoft, ha formato un binomio molto accreditato per poter sborsare una cifra attorno ai 20, 30 miliardi di dollari, per rilevare da Bytedance le attività di Tik Tok in Usa, Canada, Australia e Nuova Zelanda.

Quali gli obiettivi di Walmart nell'acquisizione di TikTok

Una nota diffusa da Walmart non poteva non essere più esplicita sugli obiettivi di questa partnership con Microsoft, che guarda in particolare al modo in cui TikTok ha integrato le funzionalità di eCommerce e pubblicità nel social network. "Riteniamo che una potenziale relazione con TikTok US in collaborazione con Microsoft potrebbe aggiungere queste funzionalità chiave e fornire a Walmart un modo importante per raggiungere e servire i clienti omnicanale, nonché per far crescere il nostro mercato di terze parti e le attività pubblicitarie. Siamo fiduciosi che una partnership Walmart e Microsoft soddisferà sia le aspettative degli utenti statunitensi di TikTok sia le preoccupazioni del governo degli Stati Uniti".

Nel frattempo, giovedì 27 agosto, si è dimesso Kevin Meyer, l'amministratore delegato di Tik Tok Usa arrivato tre mesi fa dopo aver lanciato Disney Plus e che nella lettera ai dipendenti, in cui annuncia le sue decisioni, fa riferimento al clima politico ma auspica che si "raggiunga una risoluzione molto presto". Molti analisti si aspettano un annuncio ufficiale sull'acquisizione già nella prossima settimana.

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