Gda, dov’è l’app?

Tecnologia nel pdv – Nonostante gli italiani posseggano il più alto numero di smartphone d’Europa, in Italia le insegne appaiono in ritardo nella elaborazione di applicazioni dedicate a rendere la vita più semplice al cliente. Ma anche utili per attirarlo nel pdv e conoscerlo meglio.

Tantissime opportunità, ma ancora poca sostanza. Le insegne della Gda di casa nostra per ora stanno alla finestra, e sfruttano poco le applicazioni che, caricate su smartphone, promettono di rendere la grocery consumer experience sempre più interattiva e multimediale, con uno scambio continuo tra pdv, dispositivo mobile e sito web. Grazie a queste il cliente non solo può decidere se acquistare da casa o nel pdv, ma può anche ricevere su videofonino al momento giusto, in prossimità del negozio - grazie alle funzione di geolocalizzazione ormai insita nei cellulari di nuova generazione - promozioni ad hoc e personalizzate. Ma in Italia a che punto siamo?

Poche applicazioni per il popolo degli smartphone

Siamo i primi in Europa come possessori di smartphone, e dai sondaggi l'interesse verso mobile payment e interazione commerciale con i brand c'è, quindi le potenzialità sono enormi. Eppure i cybermarché - come li chiamano i francesi - in Italia sono ancora una sparuta avanguardia.
Veterano degli acquisti online è Esselunga che nel 2010 tramite il sito ha raggiunto gli 85 milioni di euro di fatturato con più di 500.000 consegne effettuate.

Quando si parla di mobile, tutto si gioca sul terreno delle applicazioni che ormai dilagano: nel 2010 ne sono state scaricate 10 miliardi in tutto il mondo e in Italia hanno fatturato 50 milioni di euro, il doppio rispetto al 2009. Un mercato che potrebbe valere 25 miliardi di dollari nel 2015 con l'Europa che potrebbe raggiungere gli 8,4 miliardi di dollari (il 33% del totale) (fonte Bcg, report Fattore Internet).

Primo nelle vendite online, Esselunga non ha ancora un'app per facilitare l'interazione con i clienti e comunicare con loro. La non autorizzata iEsselunga, che consentiva di caricare su smartphone la tessera fedeltà, accedere allo store locator e ottenere info su orari ed aperture, è stata ritirata dal commercio su richiesta dell'insegna. Tutte funzionalità disponibili nell'app di Coop, che consente anche di trovare i pdv più vicini e, nell'ultima versione, gestire la lista spese e visualizzare i volantini.

Il volonteroso mobil-dipendente italico potrà poi rivolgersi alle decine di app utilizzate per gestire la spesa, per lo più americane. Ci sono i lettori di codici a barre, l'app Supermercato che compara al volo i prezzi di due confezioni dello stesso prodotto di misura (e prezzo) diverso per capire qual è la più conveniente, ma anche iSpent, utile per gestire i conti con i propri coinquilini. Il futuro è adesso? GroceryGadget, che ha già una lista dei prodotti da spuntare, carica buoni sconto e promozioni ed è in sincronia con la pagina web (www.grocerygadgets.com).

Recentissimo è l'arrivo dell'app Shoppydoo per iPhone, che verifica in tempo reale dai negozi offline se un prodotto è davvero un affare, confrontando l'offerta con quelle dei 1500 negozi online presenti sul sito Shoppydoo.it.

In Regno Unito e Francia insegne più tecnologiche

La comparazione dei prezzi del pdv la fa secondo ShopperTrack già il 2% dei possessori di smartphone britannici, mentre il 16% ci sta pensando. Non solo: a un consumatore su 14 piacerebbe collegarsi via telefono con altri utenti per usufruire di sconti di gruppo (come in un mobile-Groupon). Il mobile shopping piace comunque ai consumatori del Regno Unito, se un'insegna come Ocado effettua già il 12% delle vendite tramite telefonino.
L'app di Sainsbury's non si limita a rendere la vita più semplice al cliente ma lo attira nel pdv inviandogli promozioni e offrendo punti extra. Morrisons ha un'app che consente di caricare le promozioni attive in quello store e aggiungerle a una lista della spesa da utilizza in loco.
Asda va oltre e carica sul telefonino una sorta di garanzia (con diritto di rimborso) che assicura che il prezzo dei prodotti acquistati è inferiore almeno del 10% rispetto alle principali insegne concorrenti. La app consente anche di caricare ricette, comparare prezzi e ricevere un rimborso.
Oltre agli Usa è disponibile sul mercato UK Google Shopper, che riconosce un prodotto fotografandone barcode o copertina ma ha anche un riconoscitore vocale: dedicata ai prodotti multimediali, grazie alla geolocalizzazione rintraccia il pdv più vicino o il sito web con l'offerta migliore e permette di acquistare il prodotto desiderato.

In Francia mCasino consente di gestire liste della spesa, aggiungere prodotti in corsa e sapere a che punto è la consegna della spesa ordinata online, invia info di prodotto e carica, oltre alla fidelity card, anche promozioni e buoni digitali e ricette. Mobile app anche per Houra e Carrefour, che ne ha tre: mesCourse, per gestire, ordinare e pagare la spesa, Carrefour per caricare la carta fedeltà e Carrefour Cook che propone oltre 1000 ricette e aiuta ad organizzare le cene tra amici.

Su questo fronte Barilla ha realizzato diverse applicazioni per Apple iPad: iPasta ad esempio ha registrato più di 100.000 download nel mese di lancio.
Tutto ciò rende la shopping experience sempre più personalizzata e coinvolgente, in una logica multicanale per il cliente e di marketing per il retailer.

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