Secondo Federdistribuzione, i dati di Nielsen IQ (dicembre 2023) confermano il ruolo della distribuzione a sostegno del Trimestre anti-inflazione

Secondo Federdistribuzione, i dati di Nielsen IQ relativi a dicembre 2023 confermano il ruolo delle imprese della distribuzione moderna a sostegno del Trimestre anti-inflazione, a beneficio del potere d’acquisto delle famiglie. A dicembre, il dato relativo all’andamento del prezzo medio tendenziale complessivo nel grocery, per la distribuzione moderna, continua la sua discesa per il terzo mese consecutivo, attestandosi sul +1,9% rispetto al +3,4% registrato a novembre e al +5,1% di ottobre, con volumi in crescita del 2%. Il segmento della marca del distributore (Mdd) registra, in questo trimestre, risultati molto positivi, con aumento delle vendite a volume (+6,4%) a dicembre e un andamento del prezzo medio tendenziale che conferma la frenata, e segna anche una discesa dei prezzi medi (-0,1%), rispetto al +1,2% di novembre. Per quanto riguarda le vendite, i prodotti dell’industria di marca segnano, invece, una flessione a dicembre (-0,4%), e un andamento del prezzo medio tendenziale pari a +3,5%, rispetto al +5,1% di novembre.

Ecco il commento del Presidente di Federdistribuzione, Carlo Alberto Buttarelli, a margine dell’incontro al Tavolo interministeriale sull’iniziativa Trimestre anti-inflazione: “I dati presentati nell’incontro confermano il risultato positivo dell’impegno che le imprese della distribuzione moderna hanno messo in campo a sostegno di questa iniziativa contribuendo concretamente a raffreddare il carrello della spesa. Protagonisti i prodotti a marchio del distributore, sempre più apprezzati dalle famiglie, sia per la convenienza sia per la qualità, e che stanno facendo registrare volumi in crescita, oltre a valori record in termini di fatturato e quota di mercato. Il settore distributivo si è dimostrato ancora una volta responsabile, sostenendo un’iniziativa a difesa del potere d’acquisto delle famiglie contro la crescita dei prezzi. In questa iniziativa è mancato il contributo da parte delle aziende industriali di produzione dei beni di largo consumo di marca. In un contesto economico che rimane complesso, con uno scenario geopolitico instabile, rimane fondamentale sostenere i consumi e le filiere produttive. Auspichiamo da un lato un intervento strutturale da parte dell’industria di marca per ridurre i prezzi di listino dei propri prodotti, dall’altro l’introduzione di misure di lungo periodo a beneficio delle famiglie e delle imprese".

 

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