Le startup a conduzione femminile nel settore vitivinicolo

Un’analisi sulle donne startupper del comparto, sui percorsi seguiti nel creare un business imprenditoriale, sulle loro traiettorie di innovazione

L'imprenditorialità femminile è un argomento di ricerca ampiamente considerato in letteratura. Sono numerosi gli studi che sottolineano il significativo contributo delle donne imprenditrici all'avanzamento sociale, all'innovazione aziendale e allo sviluppo economico in tutti i Paesi con particolare riferimento alla costituzione di startup. Tuttavia, è opportuno sottolineare che si tratta di un argomento estremamente dinamico e in continuo cambiamento. Infatti, considerando i risultati ottenuti attraverso l’indagine della Global Entrepreneurship Monitor (Gem, 2019/2020), che ha visto coinvolte 43 economie mondiali, le donne impegnate in startup erano circa 274 milioni, di cui 139 milioni rivestivano un ruolo imprenditoriale (proprietarie o manager) in imprese consolidate e 144 milioni risultavano essere investitrici informali.

Il report evidenziava come l’imprenditorialità femminile nel 2019 mostrasse un trend in crescita rappresentando 1/3 della crescita imprenditoriale a livello globale. Il nuovo Global Entrepreneurship Monitor (Gem, 2021/2022), invece, ha mostrato che i tassi di avvio di imprese startup per le donne sono scesi del 15% dal 2019 al 2020 e si sono mantenuti costanti nel 2021. Inoltre, si è visto come vi sia stata una maggiore riduzione nella propensione di creare un’impresa entro tre anni da parte delle donne rispetto agli uomini.
Tale divario appare ancora più evidente quando si prendono in esame attività di startup in settori tradizionalmente dominati dagli uomini.

In tale prospettiva, la nostra ricerca mira a fornire una panoramica delle startup italiane guidate dalle donne nel settore vitivinicolo, attraverso un multiple case study, basato su dati secondari. La scelta di focalizzare l’attenzione sull'industria del vino è stata dettata dal fatto che si tratta di uno dei contesti economici più antichi che, inizialmente, ha escluso le donne da posizioni di leadership, ma che negli ultimi tempi ha finalmente aperto le porte a un maggiore coinvolgimento delle donne nella gestione delle aziende vinicole. Al giorno d'oggi, infatti, sono sempre più frequenti le storie di donne che hanno abbracciato l'imprenditorialità, con esito positivo.
Attraverso un'analisi esplorativa su 7 startup italiane nel settore vitivinicolo (considerando diversi livelli della filiera vitivinicola quali, per esempio, proprietari di cantine, produttori di vino, fornitura di servizi), l’obiettivo della nostra ricerca è stato quello di rispondere alle seguenti domande di ricerca: chi sono le donne startupper? Quali sono i percorsi seguiti dalle donne nel creare un business imprenditoriale? Quali sono le traiettorie di innovazione delle startup create e gestite da imprenditrici?

La nostra analisi ci ha permesso di individuare uno specifico stile di leadership femminile, con caratteristiche proprie, particolari dimensioni socio-demografiche e tratti imprenditoriali personali, che influenzano sia la creazione di startup che la stessa gestione d’impresa. Nel dettaglio, le donne sono riuscite a rompere alcune barriere tradizionali nel settore vitivinicolo e a superare antichi pregiudizi, conquistando posizioni di influenza. Inoltre, i nostri risultati suggeriscono l'esistenza di un particolare path innovativo, trainato dalla presenza delle donne in impresa, con un focus privilegiato sulla creatività e sulle strategie di marketing e comunicazione, sui canali e le piattaforme digitali, i progressi tecnologici e i cambiamenti generazionali.

*Assistant Professor Department of Economics, University of Messina
*Assistant Professor Department of Economics. University of Messina

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